lunedì 5 maggio 2014

Rifugio Petrarca distrutto da valanga, sì alla ricostruzione ex novo

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Ciò che è rimasto del rifugio Francesco Petrarca dopo la valanga (Photo courtesy of www.provincia.bz.it)
Ciò che è rimasto del rifugio Francesco Petrarca dopo la valanga (Photo courtesy of www.provincia.bz.it)
BOLZANO — L’inverno scorso era stato completamente sventrato da una valanga. Pochi giorni fa la Giunta Provinciale di Bolzano ha deciso che il rifugio Francesco Petrarca sarà completamente ricostruito. Le spese saranno divise tra Comune e Provincia in modo da intervenire in tempi più rapidi.
All’inizio di febbraio erano stati valutati gravi i danni al rifugio Francesco Petrarca, struttura posta a 2875 metri nel territorio di Moso in Passiria, sul versante sud della Cima Altissima e a poca distanza dal confine con l’Austria.
Un sopralluogo aveva evidenziato come la valanga avesse sventrato l’edificio, lasciandone in piedi solo metà. Dopo aver valutato la situazione la Giunta Provinciale ha deciso nei giorni scorsi di ricostruirlo completamente.
“Le ipotesi – ha spiegato l’assessore Florian Mussner – erano due: realizzare una struttura provvisoria, comunque costosa, oppure procedere alla costruzione ex-novo del rifugio.”
“Abbiamo deciso per questa seconda strada – ha concluso Mussner – anche alla luce del fatto che i costi di progettazione saranno a carico del Comune di Moso in Passiria, mentre la Provincia coprirà le spese di costruzione: in questo modo l’intervento potrà essere completato in maniera più rapida.”
Dalle prime indiscrezioni, pubblicate dall’Ansa, il nuovo Petrarca potrebbe essere costruito in un’altra posizione. Quella del 2014 sarebbe infatti la seconda valanga che danneggia gravemente la struttura, edificata sul finire del diciannovesimo secolo.

Karl Unterkircher Award: in nomination i Catores, i Ragni e Anthamatten e gli Auer

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Karl Unterkircher Award
Karl Unterkircher Award
SELVA DI VALGARDENA, Bolzano — Torna quest’anno in Valgardena il Karl Unterkircher Award, il premio alpinistico dedicato allo scalatore altoatesino Karl Unterkircher, morto nel 2008 al Nanga Parbat. I candidati alla vittoria di questa terza edizione sono Simon Anthamatten, Matthias e Hansjörg Auer per la prima salita del Kunyuang Chhish East, Adam Holzknecht e Hubert Moroder per la via “Legrima” alla Nord del Sassolungo e i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella e Luca Schiera  per la prima salita del versante ovest della Torre Egger.
La terza edizione del Karl Unterkircher Award si svolgerà il 23 luglio 2014 a Selva di Val Gardena, nella Gran Sala della Casa di Cultura “Oswald von Wolkenstein”. Il premio intitolato alla memoria di Karl Unterkircher è stato assegnato per la prima volta nel 2010, e da allora ogni due anni. La giuria del 2014 è composta dalle guide alpine Hans Peter Eisendle e David Demetz, dall’alpinista Simon Kehrer e dal giornalista Carlo Caccia.
In lizza per l’assegnazione ci sono 3 salite molto diverse fra loro, sia per il tipo di attività alpinistica sia per collocazione geografica. Sono in nomination infatti, Simon Anthamatten, Matthias Auer e Hansjörg Auer per la prima salita del Kunyuang Chhish East (Karakoram/Pakistan 18 luglio 2013); “Legrima”, alla Nord del Sassolungo di Adam Holzknecht e Hubert Moroder (7 e 8 gennaio 2013) e la prima salita in cima alla Torre Egger da ovest con la via “Notti Magiche”, di Matteo Della Bordella e Luca Schiera (28-2/ 1,2,3-3-2013).
“Il premio nasce dal desiderio di ricordare e rendere onore al nome di Karl Unterkircher – si legge sul comunicato ufficiale – nell’area alpina e si rivolge agli alpinisti Europei che nel corso dei due anni precedenti l’Award hanno dimostrato particolari abilità alpinistiche o hanno presto parte a spedizioni in stile alpino di grande valore. L’iniziativa è stata concepita come un premio d’onore, un riconoscimento al fair play e non è dunque da intendersi come un concorso. Nell’intenzione degli organizzatori, sarà una straordinaria occasione di incontro fra alpinisti di fama mondiale, turisti e abitanti della valle”.
Quest’anno il premio lancia anche l’iniziativa “Move- Feel the Dolomites”: una serie di attività “outdoor” nella Val Gardena che comprendono nelle varie stagioni escursioni, arrampicata, trail running e mountain bike, sci, sci alpinismo, ciaspolate e arrampicata su ghiaccio. Il primo evento che inaugura la serie è Climbing-Move, in programma tra il 23 e il 27 luglio.

Tutela Kangchenjunga, arriva l’impegno del Bengala Occidentale

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Il versante meridionale del Kangchenjunga visto dal Sikkim (Photo Carsten Nebel courtesy of Wikimedia Commons)
Il versante meridionale del Kangchenjunga visto dal Sikkim (Photo Carsten Nebel courtesy of Wikimedia Commons)
KATMANDU, Nepal — Il Bengala Occidentale s’impegnerà a sostenere il programma di tutela per la conservazione e lo sviluppo del Kangchenjunga. L’appoggio è stato confermato durante un incontro con alcune delle associazioni indiane e nepalesi che hanno iniziato il programma nel 2013.
Il Kangchenjunga Landscape Conservation and Development Initiative (Klcdi) è un programma quadriennale iniziato nel 2013 per salvaguardare uno dei più importanti centri di biodiversità del mondo. L’area interessata è quella del versante meridionale dell’ottomila asiatico che comprende i territori del Nepal orientale, del Sikkim, e del nord del Bengala Occidentale.
I partners del programma sono al momento il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste del Bhutan, il Govind Ballabh Pant Institute of Himalayan Environment and Development (Gbpihed), un’organizzazione autonoma del Ministero dell’Ambiente e delle Foreste dell’India, e il Ministero della Conservazione delle Foreste e del Suolo del Nepal.
Alla fine di marzo i rappresentanti del Gbpihed e dell’International Centre for Integrated Mountain Development (Icimod) hanno incontrato funzionari provenienti da vari uffici del Dipartimento della Foresta del Bengala Occidentale. Durante l’incontro sono stati informati sul programma del Klcdi, sui progressi e i risultati ottenuti finora e sui progetti futuri.
Il gruppo del Bengala Occidentale si è rivelato molto positivo nei confronti del programma tanto che il Dottor Subesh Kumar Das, ha assicurato, a nome del Dipartimento di cui è Ministro, pieno sostegno e cooperazione da parte del Governo del Bengala Occidentale.

Adam Ondra in Italia, sale due 9a ad Arco e Rovereto

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Adam Ondra (Photo courtesy of www.masinoclimbing.blogspot.com)
Adam Ondra (Foto d’archivio – courtesy of www.masinoclimbing.blogspot.com)
ROVERETO, Trento — Adam Ondra sulle pareti di Rovereto e di Arco. Il campione dell’arrampicata, che il 27 aprile è stato ospite del Trento FilmFestival, ha salito nei giorni precedenti diverse vie, tra cui due 9a.
All’inizio di aprile Adam Ondra era stato intervistato da 8a.nu a cui aveva dichiarato “Due mesi di allenamento impegnativo sono finiti, vedremo se il duro lavoro pagherà”.
L’allenamento finalizzato alla Coppa del Mondo, in cui quest’anno Ondra sarà impegnato, lo ha portato in questa tappa trentina a scalare ad Arco e dalle parti di Rovereto.
Il giovane climber ceco ha salito “Back Road” una via di grado 9a di 22 metri. Dopodichè ha affrontato due 8a: “Karakoram” e “La Linea Verde”. “Underground”, la seconda 9a di poco più di 20 metri, si trova invece nel settore Pueblo di Massone. Ondra aveva già provato a chiuderla nel 2011 e nel 2012 e quest’anno è riuscito al secondo tentativo.

Il trekking verso il K2, ottava tappa: ai piedi della grande montagna

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Uno sguardo al K2 dalla tenda
Uno sguardo al K2 dalla tenda
Dal circolo Concordia si punta verso nord, verso la piramide, quasi perfetta da questo punto, del K2. In poche ore si giunge al campo base, meta finale del trekking. Da qui l’occhio può seguire con attenzione la linea dello Sperone Abruzzi, su su fino alla spalla, a quota 7700 mt, poco più in là si trova il campo più avanzato degli alpinisti che attaccano la cima dal versante pakistano.
Appena sopra alle tende, il terribile collo di bottiglia con il suo saracco pensile, più dietro ancora la cima della Grande Montagna.
Islamabad – Skardu – Askoli – Joula – Paju – Urdukas – Goro-II – Concordia – K2 Base camp
Concordia – Campo Base K2: 3-4 ore di cammino, circa quota 5000 metri
“La prima volta che sono stato a Concordia  andavo ai Gasherbrum. Faceva un freddo terribile e la neve ci arrivava alla cintola, era il 1985. Due anni prima  prima avevo potuto ammirare l’enormità del ghiacciaio del Baltoro dall’alto, proprio dalla cima del K2, raggiunta dal versante cinese insieme al mio amico Raconcaj. Arrivo per la prima volta al campo base del K2 da sud nel 1986. Mi sembra di essere a casa. Gli occhi e il cervello qui non hanno nessun  sollievo: solo roccia  e detriti , ghiaccio orizzontale e verticale. Ghiaccio che si accavalla, che si deforma, che spintona quasi avesse fretta di andarsene da quel posto.
Eppure anche qui se cerchi, quasi in fondo all’anima e alle risorse della natura trovi un angolo verde,  valletta o conca,  pendio che declina dolcemente come quello che dal Baltoro s’avvia inerpicandosi verso il ghiacciaio sotto Sella Negrotto e la Magic Line. Mi ha sempre colpito il fortissimo contrasto tra l’oggettiva inospitalità di questi luoghi remoti e selvaggi e quello che sento tra queste montagne. Io ci sto bene. Per questo sono tornato tante volte. Ogni volta che ho potuto.”

Dal Prà, Auer, Dumarest e Destivelle protagonisti di Montagne al cinema

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 Hansjörg Auer (Photo courtesy of Montagne al Cinema)
Hansjörg Auer (Photo courtesy of Montagne al Cinema)
DARFO BOARIO TERME, Brescia — Torna Montagne al Cinema, che per il 2014 sposta i propri appuntamenti dal mese di giugno a quello di maggio. Quattro le serate in programma per la 12esima edizione con altrettanti protagonisti dell’alta quota: Pietro Dal Prà, Hansjörg Auer, Christophe Dumarest e Catherine Destivelle.
Il Cinema Garden Multivision di Darfo Boario Terme ospita anche per il 2014 la rassegna Montagne al Cinema, incentrata quest’anno su protagonisti della montagna originari del continente europeo e ispirati dai grandi alpinisti del passato. La novità per la 12esima edizione è lo svolgimento: non più nel mese di giugno, ma anticipato al mese di maggio.
Si inizia giovedì 8 maggio con Pietro Dal Prà, vicentino che si è avvicinato alla montagna grazie al padre e alle splendide pareti dolomitiche. Tra le sue principali imprese la seconda ripetizione e prima solitaria di Via Zauberlhirling su Cima Scotoni, la prima via sulla nord del Cerro Piergiorgio in Patagonia e la più veloce ripetizione di Silbergeier, una delle vie di arrampicata libera su pareti alpine più impegnativa.
La seconda serata, giovedì 15, sarà la volta di Hansjörg Auer, l’alpinista austriaco che a soli 23 anni ha affrontato in free solo la via del pesce sulla parete sud della Marmolada. A questa sua avventura seguirà il racconto della prima salita sull’inviolata sudovest del Kunyang Chhish East effettuata lo scorso anno in Karakorum.
Per le ultime due serate, giovedì 22 e 29, i protagonisti arriveranno dalla Francia: la guida alpina Christophe Dumarest e la fortissima climber Catherine Destivelle. Il primo racconterà del proprio omaggio a Walter Bonatti nel gruppo del Monte Bianco con l’amico Yann Borgnet, la seconda si concentrerà su alcune delle numerose prime femminili che l’hanno resa un punto di riferimento sia per l’alpinismo “rosa” che per l’alpinismo mondiale.

mercoledì 7 agosto 2013

Agosto a Cortina d’Ampezzo: oltre 200 eventi da non perdere


http://www.montagna.tv/cms/?p=50115Agostino Da PolenzaaMontagna.TV - 2 ore fa

CORTINA D’AMPEZZO — Margherita Buy, Mariasole Tognazzi, Matteo Marzotto, Carlo Cracco, Paolo Mieli, Corrado Augias, Guido Barilla, Claudio Sadler, Andrea Illy, Flavio Caroli, Andy Cave, Simon Yates e Piotr Anderszewski. Sono solo alcuni dei grandi personaggi attesi a Cortina per il mese di agosto per Cortina è Cultura. Entra nel vivo l’estate ampezzana con gli [...]